Laboratorio progettato da Archilabò e realizzato in partnership con Coop. C.E.I.S. Arte nell’ambito di Schoolfare, progetto di contrasto alla povertà educativa ideato per IC Malalbergo-Baricella (BO).
Silent books.
Sono senza parole (qualia e meraviglia), polisemici, inclusivi. Sono senza parole ma leggendoli se ne trovano molte.
“Si rivolgono a più lettori e più diversi possibile” (Tan, Per chi sono questi libri?, 2014), aprendo uno spazio narrativo, dialogico e interpretativo che allena alla negoziazione del senso, al riconoscimento reciproco, all’empatia.
A partire da uno stesso segno – il disegno – libero da binari verbo-interpretativi, un gruppo di lettori e lettrici può restituire una pluralità di significati, punti di vista ed emozioni corrispondenti a tanti specifici Io, diversamente enciclopedici, diversamente emotivi.
Di fronte alla polisemia del testo, il gruppo ordisce trame differenti – quasi tutte possibili – cimentandosi in un virtuosismo di coerenza narrativa e lettura attiva: deduzioni, anticipazioni, revisioni di ipotesi guidate da un moto oscillatorio che muove in avanti e indietro il pensiero. Salti esegetici tra pagine, copertina e risguardi.
Le diverse letture innescano dialogo e negoziazione di senso, generando una co-costruzione del significato che diviene armonico accordo tra parti. Archeologica semiotica che porta al confronto.
Questo il punto di partenza del laboratorio.
Assieme a Coop. C.E.I.S. Arte abbiamo letto L’Onda di Suzy Lee a 60 alunni/e di età compresa tra i 9 e i 13 anni, frequentanti l’IC Malalbergo Baricella (BO).
L’Onda è la narrazione iconica di una giornata al mare, esperienza semplice, piuttosto comune e ricca di emozioni contrastanti. Questa apparente semplicità ha disinnescato la complessità, facendo emergere affinità e forti divergenze interpretative (es. I gabbiani sono aiutanti oppure oppositori della protagonista?).
Lettura e dibattito, moderati dagli psicologi della cooperativa C.E.I.S Arte, hanno portato ogni partecipante a inventare una storia e a riconoscere al contempo proprie ed altrui emozioni (comprese quelle dei personaggi), dando loro forme e colori.
Ognuno ha quindi scelto di soffermarsi su una di queste emozioni, rielaborandola attraverso un disegno-simbolo, modello di riferimento per la seconda fase della laboratorio dedicata a modellazione e stampa in 3D.
Guidati da un tutor Archilabò, alunni ed alunne, cooperando in piccoli gruppi, hanno infatti modellato in 3D la forma collettiva risultante dall’unione dei disegni individuali.
![](https://www.archilabo.org/wp-content/uploads/2023/01/IMG_3876-768x1024-1.jpeg)
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La scelta della modellazione 3D si deve, sul piano pratico, alla grande creatività e libertà espressiva permessa da questa tecnologia digitale e, sul piano simbolico, alla volontà di dare volume e spessore alle emozioni e alle letture di ogni partecipante. Concretizzazione condivisa di ciò che potrebbe non vedersi ma c’è.
Le forme sono state così prima stampate in 3D e poi colorate, divenendo installazioni-simbolo della profondità e della diversità di ogni mondo interiore. Essenziale, a tale riguardo, è stata anche la riflessione sui colori e sul rapporto tra colori ed emozioni, approfondito attraverso la lettura di un secondo silent book: Emozioni di Mies Van Hout.
Le “sculture” sono infine state utilizzate per allestire una mostra diffusa all’interno delle 3 biblioteche dei diversi plessi scolastici, così da raccontare a tutta la comunità il percorso svolto e da consentire a chi ha partecipato al laboratorio di sentire la biblioteca come un posto familiare: divertente e creativo luogo dell’anima.
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Per approfondire:
- M. Terrusi, Meraviglie mute. Silent book e letteratura per l’infanzia, Carocci, 2017.
- S. Tan, L’approdo, Elliot, 2008.
- Tan, S. .“Per chi sono questi libri?”, Andersen. Il mensile di letteratura e illustrazione per l’infanzia, 309, 11-15 (Trad. Terrusi, M.), 2014
- G. Grilli, M. Terrusi, Lettori migranti e silent book: l’esperienza inclusiva nelle narrazioni visuali, Encyclopaideia XVIII (38), 67-90, 2014
- www.educazionedigitale.it/edition/la-stampa-3d-come-innovazione-didattica
- www.soloformazione.it/blog/stampante-3d-importante-strumento-innovazione-didattica